Semonide
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manzi.angelo
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Semonide
manzi.angelo Gio Apr 03 2008, 21:36
Semonide nacque a Samo,alla fine del VII sec.,probabilmente intorno al 660 a.C.,fu definito Amorgino,perchè condusse una colonia di suoi concittadini presso Amorgo,un'isola delle Sporadi.Contemporaneo ad Archilogo,scrisse non solo giambi,ma anche due libri di elegie "Lessico di Suida".Dai filologi alessandrini fu comunque considerato un "iambopoios"e incluso nel canone dei poeti giambici.Il tema assai noto all'elegia,in particolare a quella di Mimnermo,è quello della fugacità della vita o meglio della giovinezza,il fiore dell'età.Se l'esistenza umana è precaria e infelice e se fragili sono le speranze e le credenze degli uomini,stolti,perchè non si rendono conto di quanto sia esile il tempo della vita e del rigoglio concesso ai mortali nn resta che sopportare i mali e godere nel cuore delle gioie.Semonide si sforza di essere arguto,ma nn riesce tuttavia ad evitare le pastoie di una leziosa monotonia.con lui la satira diviene impersonale,generica e didattica,con una forte e acre intonazione pessimistica,e se è apprezzabile per la concisione delle formulazioni gnomiche,resta deludente per incisività.La cultura non gli fa difetto e sa avvlersene con profitto,nel registrare similitudini e immagini,degne di attenzione,ma modesta resta nel complesso la sua autonomia artistica e intellettuale. Semonide nel frammento n.1 "Angoscia esistenziale" tende ad esprimere un pessimismo cosmico,infatti egli fa notare che molte persone tendono a fuggire dalla negatività della vita tramite il suicidio.Questo frammento è molto contemporaneo anche se è stato scritto in tempi antichissimi.Egli tramite questo frammento si riferisce soprattutto a coloro che cercano il suicidio,e dice che la vita va vissuta e non stroncata;quindi ci vuole far capire che i problemi vanno affrontati.Mentre nel frammento n.7 " La Misoginia" egli prova un forte odio verso le donne ,egli tende a categorizzare la donna in 10 esempi di cui solo uno positivo,cioè l'ape.Un 'esempio di odio verso le donne lo si nota già in Esiodo,che prova un forte odio per Pandora,ma anche in Archilogo.
Spero che sia soddisfaciente Professore iannicelli,aspetto un suo giudizio.
Spero che sia soddisfaciente Professore iannicelli,aspetto un suo giudizio.
manzi.angelo- Numero di messaggi : 14
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Pessimismo e Misoginia in Semonide
ferrante.luigi Ven Apr 04 2008, 20:25
Professore, vorrei dei chiarimenti su Semonide di Amorgo.
In classe discutendo del pessimismo dell’autore, avete parlato di pessimismo cosmico, in quanto sulla terra c’è solo del male e innumerevoli sono le sciagure che si abbattono sugli uomini e poi di pessimismo “storico”. Siccome non lo ricordo, potete chiarirmi questo aspetto del pessimismo di Semonide?
Per quanto riguarda la Misoginia, abbiamo letto l’invettiva contro le donne e operato un confronto con la Teogonia e le Opere e i Giorni di Esiodo, dove la donna era stata messa in cattiva luce;
sappiamo infatti che la società greca era fortemente androcratica e non priva di pregiudizi riguardo alle donne.
Come mai allora degli autori che abbiamo studiato solo Esiodo e Semonide si sono “esposti” contro le donne?
In classe discutendo del pessimismo dell’autore, avete parlato di pessimismo cosmico, in quanto sulla terra c’è solo del male e innumerevoli sono le sciagure che si abbattono sugli uomini e poi di pessimismo “storico”. Siccome non lo ricordo, potete chiarirmi questo aspetto del pessimismo di Semonide?
Per quanto riguarda la Misoginia, abbiamo letto l’invettiva contro le donne e operato un confronto con la Teogonia e le Opere e i Giorni di Esiodo, dove la donna era stata messa in cattiva luce;
sappiamo infatti che la società greca era fortemente androcratica e non priva di pregiudizi riguardo alle donne.
Come mai allora degli autori che abbiamo studiato solo Esiodo e Semonide si sono “esposti” contro le donne?
Ultima modifica di ferrante.luigi il Ven Apr 04 2008, 23:37 - modificato 1 volta.
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Semonide di Amorgo
d'onofrio.nicola Ven Apr 04 2008, 20:31
Semonide di Amorgo nasce alla fine del VII sec. Intorno al 660 a.C. a Samo, successivamente chiamato “l’Amorgino” perché condusse una colonia di suoi concittadini proprio ad Amorgo ,isola delle Sporadi .E’ un contemporaneo di Archiloco e scrisse non solo giambi ma anche elegie,tra cui probabilmente ci fu anche una storia sulla sua terra .La sua produzione conta circa 30 frammenti che tendono anche a ricostruire la sua personalità poetica .Sentimento principale della sua arte è il Pessimismo unito a una Nostalgia che si può rifare anche a Mimnermo ,riguardo alla fugacità della vita o soprattutto della giovinezza , “età più bella”, su questo abbiamo un frammento elegiaco, poiché gli altri 2 sono in trimetri giambici .Il primo contiene pensieri tetri , riflessioni dell’autore. Tante sono le sciagure che si abbattono sul genere umano e gli uomini , simili a bestie, vivono all’oscuro di ciò che può loro accadere, tanto che alcuni preferiscono” abbandonare la luce del sole” attraverso il suicidio (non possiamo fare a meno di dimostrare l’assoluta attualità di questi frammenti e di queste vicende che accadono tutt’oggi). La vita umana è sottoposta al capriccio degli dei che la governano, e all’assenza dell’intelligenza di cui si vanta l’uomo .Altro componimento mostra invece una Misoginia ,già anticipata da Esiodo nella narrazione del mito di Pandora , e successivamente in Archiloco . Semonide crea tante piccole caricature , le donne vengono divise in 10 specie divisibili in base ai diversi caratteri , ci sono infatti tipologie ringhiose come la cagna , astute come la volpe , volubili come il mare , brutte come le scimmie(in seguito Focilide ridusse a 4 le specie derivanti però solo dalla cagna , dal maiale,dal cavallo e dall’ape) .La donna è definita” malanno” o “funesta genia” o “guaio più grave”… il punto di vista dell’autore quindi emerge anche se non sappiamo a che punto può arrivare visto che non è perfettamente approfondito . Possiamo infine dire che con lui la satira è quasi impersonale , con una ,mai marcata, intonazione pessimistica , la cultura non gli fa difetto e registra varie immagini , degne di attenzione mentre la sua autonomia artistica è modesta nel complesso. 
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Re: Semonide
siniscalchi.sara Ven Apr 04 2008, 20:31
Su Semonide sappiamo ben poco. nato a Samo e vissuto nel VII secolo a.C., fu un poeta giambico greco. In molti scritti tramandati il nome Semonide veniva confuso con Simonie,l'esatta grafia del nome ci è poi stata però tramandata dal grammatico bizantino Giorgio Cherobosco Secondo alcuni era un uomo del popolo, ma la maggior parte lo ritiene un aristocratico, giacchè condusse ad Amorfo (un isoletta delle Cicladi orientali) una coloina di concitaddini; per questo motivo fu chiamato “Amorgino”.
Si attribuivano a Semonide due libri di giambi, due di elegie, e un poema antiquario di storia, l’Archeologia dei Sami (una storia che narrava l’origine della città). I componimenti di Semonide erano destinati all’ambito simposiaco. Nei giambi di Semonide si ritrovano motivi tipici del genere letterario: allusioni erotiche, invettive, scherzi, descrizioni. Il componimento più lungo di Semonide è il fr. 7 W (118 versi), chiamato biasimo delle donne(φόγος γυναικῶν), cioè una lunga tirata polemica ed ironica contro le donne, che sono suddivise in dieci categorie, derivate da un animale o da un elemento naturale; soltanto le donne che discendono dall’ape sono considerate positivamente, mentre per il resto viene ribadito il concetto che “Zeus fece la donna il peggiore dei mali” (v.115).
La lingua usata da Semonide è, come in Archiloco, lo ionico dell’uso quotidiano, contaminato da elementi epici accuratamente prescelti, tuttavia il lessico semoniodeo è più circoscritto e meno audace rispetto a quello del suo predecessore.
Si attribuivano a Semonide due libri di giambi, due di elegie, e un poema antiquario di storia, l’Archeologia dei Sami (una storia che narrava l’origine della città). I componimenti di Semonide erano destinati all’ambito simposiaco. Nei giambi di Semonide si ritrovano motivi tipici del genere letterario: allusioni erotiche, invettive, scherzi, descrizioni. Il componimento più lungo di Semonide è il fr. 7 W (118 versi), chiamato biasimo delle donne(φόγος γυναικῶν), cioè una lunga tirata polemica ed ironica contro le donne, che sono suddivise in dieci categorie, derivate da un animale o da un elemento naturale; soltanto le donne che discendono dall’ape sono considerate positivamente, mentre per il resto viene ribadito il concetto che “Zeus fece la donna il peggiore dei mali” (v.115).
La lingua usata da Semonide è, come in Archiloco, lo ionico dell’uso quotidiano, contaminato da elementi epici accuratamente prescelti, tuttavia il lessico semoniodeo è più circoscritto e meno audace rispetto a quello del suo predecessore.
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Re: Semonide
magisterium Ven Apr 04 2008, 20:44
Intanto mi compiaccio.L'ambiente inizia a diventare caldo e le domande e le considerazioni poste sono tutte di gran livello. 
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Re: Semonide
magisterium Ven Apr 04 2008, 20:54
Per quanto concerne la domanda di LUIGI, riterrei utile questa considerazione, in attesa di altre considerazioni.
Anche La lirica precedente (Callino,Tirteo) aveva considerato la donna, se ricordate i passi della vostra antologia; ma in quel periodo la donna era molto marginale e le considerazioni riguardavano il livello morale, non incattivito da altre sovrastrutture ideologiche. Strano,ma interessante,con una maggiore consapevolezza del Sé abbiamo anche la critica alle donne.
Nona a caso come ho già avuto modo di dire Esiodo rappresenta un primo passo verso l'autodeterminazione del poeta e nel contempo in lui un accentuarsi e un declinarsi nuovo delle negatività riferibili all'universo femminile.
Anche La lirica precedente (Callino,Tirteo) aveva considerato la donna, se ricordate i passi della vostra antologia; ma in quel periodo la donna era molto marginale e le considerazioni riguardavano il livello morale, non incattivito da altre sovrastrutture ideologiche. Strano,ma interessante,con una maggiore consapevolezza del Sé abbiamo anche la critica alle donne.
Nona a caso come ho già avuto modo di dire Esiodo rappresenta un primo passo verso l'autodeterminazione del poeta e nel contempo in lui un accentuarsi e un declinarsi nuovo delle negatività riferibili all'universo femminile.
Ultima modifica di magisterium il Ven Apr 04 2008, 21:06 - modificato 1 volta.
magisterium- Numero di messaggi : 163
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Re: Semonide
magisterium Ven Apr 04 2008, 20:58
Vi segnalo un bell'articolo sull'antifemmisnismo. Leggete almeno le parti relative ad Esiodo, Semonide:
http://www.vicoacitillo.net/senecio/sag/antifemminismo.pdf
Volevo anche chiarire un punto importante. Perché Semonide? direi anche per il genere letterario di riferimento, il GIAMBO. Era il più adatto ad attaccare, ad inveire.
A voi la parola
http://www.vicoacitillo.net/senecio/sag/antifemminismo.pdf
Volevo anche chiarire un punto importante. Perché Semonide? direi anche per il genere letterario di riferimento, il GIAMBO. Era il più adatto ad attaccare, ad inveire.
A
voi la parola
magisterium- Numero di messaggi : 163
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Re: Semonide
magisterium Ven Apr 04 2008, 21:33
Sempre per rispondere a LUIGI
il pessimismo storico è quindi il pensiero secondo cui
l’infelicità è sempre esistita, ma gli antichi non se ne accorgevano o
non se ne rendevano conto, perché distratti dalle illusioni e, in virtù
di ciò, meno consapevoli della presenza del Male.
il pessimismo cosmico ha una concezione della natura
come maligna, cioè di una natura che non vuole più il Bene e la
felicità per i suoi ‘figli’. La natura è infatti la sola colpevole dei
mali dell’uomo; essa è ora vista come un organismo che non si preoccupa
più della sofferenza dei singoli, ma che prosegue incessante e non
curante il suo compito di prosecuzione della specie e di conservazione
del mondo, in quanto meccanismo indifferente e crudele che fa nascere
l’uomo per destinarlo alla sofferenza. Leopardi sviluppa quindi una
visione più meccanicistica e materialistica della natura, una natura
che egli con disprezzo definisce ‘matrigna’.
Ovviamente quanto diciamo è tratto dalla distinzione critica che si fa su Leopardi.Ma qui è utilissimo riportare il nostro buon poeta.
il pessimismo storico è quindi il pensiero secondo cui
l’infelicità è sempre esistita, ma gli antichi non se ne accorgevano o
non se ne rendevano conto, perché distratti dalle illusioni e, in virtù
di ciò, meno consapevoli della presenza del Male.
il pessimismo cosmico ha una concezione della natura
come maligna, cioè di una natura che non vuole più il Bene e la
felicità per i suoi ‘figli’. La natura è infatti la sola colpevole dei
mali dell’uomo; essa è ora vista come un organismo che non si preoccupa
più della sofferenza dei singoli, ma che prosegue incessante e non
curante il suo compito di prosecuzione della specie e di conservazione
del mondo, in quanto meccanismo indifferente e crudele che fa nascere
l’uomo per destinarlo alla sofferenza. Leopardi sviluppa quindi una
visione più meccanicistica e materialistica della natura, una natura
che egli con disprezzo definisce ‘matrigna’.
Ovviamente quanto diciamo è tratto dalla distinzione critica che si fa su Leopardi.Ma qui è utilissimo riportare il nostro buon poeta.
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Semonide d'Amorgo- La Misogenia
ferrante.eleonora Lun Apr 07 2008, 22:38
Semonide di Amorgo nacque a Samo nella prima metà del VII secolo a.C. e il soprannome "di Amorgo" gli viene dalla partecipazione alla fondazione di una colonia in quell’isola. Compose elegie e giambi, ai quali era particolarmente legata la sua fama. Compose anche poesia storicheggiante (Archeologia dei Sami) che per noi è perduta, ma si pensa potesse essere sul genere della Smirneide di Mimnermo. Il suo frammento giambico più famoso è il biasimo delle donne, di cui ci sono rimasti centodiciotto versi. Con questo frammento, un brano di satira antifemminile che si ricollega ad una lunga tradizione diffamatoria e misogina della poesia giambica, Semonide mira a denigrare ogni tipo di donna paragonandola in tono sprezzante ad un animale o ad un elemento naturale con cui abbia in comune qualche carattere. Questo atteggiamento negativo nei confronti della donna è un elemento caratterizzante del pubblico del simposio, al quale il poeta indirizza questi versi: le femmine rappresentavano la parte debole della comunità e questo genere di componimenti tende a ribadirne la naturale e irrevocabile condizione di inferiorità e comunque manifesta una serie di luoghi comuni riguardanti l’universo femminile, così da ridimensionare almeno in parte la posizione antifemminile del poeta.
Eleonora Ferrante
Eleonora Ferrante
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Re: Semonide
magisterium Mer Apr 09 2008, 15:53
Bene ... ricordate anche di leggere ciò che vi ho linkato.
Continuiamo così.
Continuiamo così.
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