SENOFONTE

Ed ecco infine una nuova figura nella nostra breve carrellata di ritratti sulla storiografia greca: il giornalista, l’inviato speciale, potremmo dire oggi. Lo fu Senofonte quando, con un manipolo di altri greci e dapprima senza incarichi militari, partecipò alla guerra fra Ciro e il fratello Artaserse per il predominio in Persia.

Fu scrittore certamente versatile e ricco d’interessi, dallo stile garbato e non certo traboccante di preziosità letterarie. Ma, come molti giornalisti, anche lui non esente da vaghezze e inattendibilità, oltre che da smaccati personalismi.

Notissima, e sadica tortura per i nostri moderni liceali, la sua Anàbasi, dove narra della spedizione greca a fianco del persiano Ciro, alla quale aveva partecipato appunto come cronista di guerra. Un racconto monotono e noioso, con lunghe annotazioni su tappe, distanze e marce (non ha certo la snellezza dello stile di Cesare nel De Bello Gallico), che acquista una certa vivacità non priva di effetti nella fase della disastrosa sconfitta: non foss’altro che per mettere in luce il ruolo anche strategico assunto dallo stesso autore nella ritirata del contingente greco.

Lo stile letterario che caratterizza Senofonte, in questa e in altre opere, è semplice, lineare, talvolta vivace ma solitamente piatto, senza vigore. Come storico non è certamente all’altezza di Tucidide, sia per la minore profondità concettuale, sia per l’evidente pochezza del suo stile. Resta un buon inviato speciale sul fronte di guerra, prestato poi alla letteratura con ritratti di Socrate e di Ciro il Vecchio non entusiasmanti e di spessore poco ragguardevole.

Car.ma ti dò lo stesso consiglio che ti ho dato prima.
Come più volte abbiamo chiarito è possibile fare ricerche in internet ma questo vanno vagliate e sintetizzate o criticate.

http://www.alalba.it/Letteratura-Greca-Erodoto.htm

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