CICERONE - De Amicitia
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CICERONE - De Amicitia
A questo indirizzo trovate ilt esto integrale del De amicitia di Cicerone che dovremmo leggere dai prossimi giorni:
http://www.geocities.com/fylosofyco/amiciz.htm .
Qui potete inserire commenti personali o domande sul testo.
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magisterium- Numero di messaggi : 163
Data d'iscrizione : 03.02.08
De amicitia - Scheda
Scheda del libro:De amicitia
AUTORE: Cicerone Marco Tullio (Arpino 106 a.C. - Formia 43 a.C.), oratore, uomo politico e scrittore latino. Nacque in una famiglia ricca e influente dell'ordine equestre e fu avviato agli studi di retorica, diritto e filosofia, prima a Roma e in seguito ad Atene, a Rodi e a Smirne.
PERIODO STORICO: La vicenda si svolge nel periodo romano; il dialogo avviene nel lontano 129, qualche giorno dopo la morte dell’Emiliano.
LUOGHI: L’ambiente storico in cui si svolge il dialogo è il circolo di amici che fa a capo alla persona e al nome di Scipione.
CONTENUTO: L’autore antepone al testo vero e proprio un’introduzione di carattere storico in cui si rivolge ad Attico esponendo le ragioni dell’opera che gli ha dedicato e il perché abbia voluto riprodurre il dialogo tra Lelio, Scevola e Fannio. Il dialogo comincia a prendere forma con l’incitamento, da parte di Scevola e Fannio al loro amico Lelio, a tenere un discorso sull’amicizia. Questi fanno richieste particolari riguardo ai temi da trattare e infine Lelio decide di articolare il discorso in tre parti fondamentali: nobiltà dell’amicizia, natura dell’amicizia e norme per l’amicizia. Riguardo alla nobiltà sostiene che l’amicizia è un bene superiore ad ogni altro e può essere presente solamente tra i buoni. Sottolinea anche l’importanza dell’amicizia considerandola il più bel dono che un uomo possa ricevere. Per natura dell’amicizia intende la sua spontaneità che va al di la di ogni debolezza o interesse e nasce quindi da un impulso naturale. Rispetto alle norme, afferma con amarezza che purtroppo i casi di amicizia vera, che durano nel tempo, sono pochi perché sono molti i fattori che spesso congiurano contro di essa: questioni politiche, interessi, caratteri che cambiano improvvisamente. Aggiunge, poi, che la falsità è la peggior nemica dell’amicizia e quindi ci vuole sempre sincerità e franchezza per ottenere amicizia vera. Lelio conclude ribadendo l’idea dominante che la virtù è alla base dell’amicizia.
PERSONAGGI: Il testo propone tre personaggi di rilievo:Lelio: nacque verso il 180 e visse fino poco dopo il 129. Suo padre era stato amico di Scipione l’africano ,come lui lo fu dell’emiliano.Mucio Scevola: nacque verso il 160 e su raccomandazione di Lelio fu accolto nel collegio degli auguri dove fu designato come ”l’augure Scevola”.Fannio: di età più avanzata rispetto agli altri due, intraprese la carriera politica e diventò console nel 122. Prese anche parte alla terza guerra punica e ad altre operazioni militari. Fu soprattutto uomo di studio.
TECNICHE NARRATIVE: La tecnica è caratterizzata da staticità e da un lungo discorso tenuto da uno dei protagonisti.
OSSERVAZIONI: Il contenuto del libro fa riflettere sull’importanza dell’amicizia. Non è di facilissima lettura, ma sottolinea degli aspetti veri e profondi che si possono riscontrare nella vita quotidiana. Fa pensare anche all’amicizia in modo più intenso e giudizioso in quanto enuncia delle norme che possono sembrare ovvie e scontate, ma analizzandole appaiono discutibili e di difficile interpretazione. Un altro aspetto molto importante è la considerazione della falsità e della lusinga come una peste per l’amicizia.
Curiosando in rete ho trovato questa interessante scheda, più facile di così si muore!
AUTORE: Cicerone Marco Tullio (Arpino 106 a.C. - Formia 43 a.C.), oratore, uomo politico e scrittore latino. Nacque in una famiglia ricca e influente dell'ordine equestre e fu avviato agli studi di retorica, diritto e filosofia, prima a Roma e in seguito ad Atene, a Rodi e a Smirne.
PERIODO STORICO: La vicenda si svolge nel periodo romano; il dialogo avviene nel lontano 129, qualche giorno dopo la morte dell’Emiliano.
LUOGHI: L’ambiente storico in cui si svolge il dialogo è il circolo di amici che fa a capo alla persona e al nome di Scipione.
CONTENUTO: L’autore antepone al testo vero e proprio un’introduzione di carattere storico in cui si rivolge ad Attico esponendo le ragioni dell’opera che gli ha dedicato e il perché abbia voluto riprodurre il dialogo tra Lelio, Scevola e Fannio. Il dialogo comincia a prendere forma con l’incitamento, da parte di Scevola e Fannio al loro amico Lelio, a tenere un discorso sull’amicizia. Questi fanno richieste particolari riguardo ai temi da trattare e infine Lelio decide di articolare il discorso in tre parti fondamentali: nobiltà dell’amicizia, natura dell’amicizia e norme per l’amicizia. Riguardo alla nobiltà sostiene che l’amicizia è un bene superiore ad ogni altro e può essere presente solamente tra i buoni. Sottolinea anche l’importanza dell’amicizia considerandola il più bel dono che un uomo possa ricevere. Per natura dell’amicizia intende la sua spontaneità che va al di la di ogni debolezza o interesse e nasce quindi da un impulso naturale. Rispetto alle norme, afferma con amarezza che purtroppo i casi di amicizia vera, che durano nel tempo, sono pochi perché sono molti i fattori che spesso congiurano contro di essa: questioni politiche, interessi, caratteri che cambiano improvvisamente. Aggiunge, poi, che la falsità è la peggior nemica dell’amicizia e quindi ci vuole sempre sincerità e franchezza per ottenere amicizia vera. Lelio conclude ribadendo l’idea dominante che la virtù è alla base dell’amicizia.
PERSONAGGI: Il testo propone tre personaggi di rilievo:Lelio: nacque verso il 180 e visse fino poco dopo il 129. Suo padre era stato amico di Scipione l’africano ,come lui lo fu dell’emiliano.Mucio Scevola: nacque verso il 160 e su raccomandazione di Lelio fu accolto nel collegio degli auguri dove fu designato come ”l’augure Scevola”.Fannio: di età più avanzata rispetto agli altri due, intraprese la carriera politica e diventò console nel 122. Prese anche parte alla terza guerra punica e ad altre operazioni militari. Fu soprattutto uomo di studio.
TECNICHE NARRATIVE: La tecnica è caratterizzata da staticità e da un lungo discorso tenuto da uno dei protagonisti.
OSSERVAZIONI: Il contenuto del libro fa riflettere sull’importanza dell’amicizia. Non è di facilissima lettura, ma sottolinea degli aspetti veri e profondi che si possono riscontrare nella vita quotidiana. Fa pensare anche all’amicizia in modo più intenso e giudizioso in quanto enuncia delle norme che possono sembrare ovvie e scontate, ma analizzandole appaiono discutibili e di difficile interpretazione. Un altro aspetto molto importante è la considerazione della falsità e della lusinga come una peste per l’amicizia.
Curiosando in rete ho trovato questa interessante scheda, più facile di così si muore!
peluso.jessica- Numero di messaggi : 10
Età : 33
Data d'iscrizione : 19.02.08
Re: CICERONE - De Amicitia
Bene, apprezzo tanto che tu abbia riferito di aver trovato la scheda in rete ( http://www.ciao.it/De_amicitia_Cicerone__Opinione_659990 ). Trovare, scovare fa parte del lavoro di ricerca che bisogna fare; poi è necessario integrare i dati.
magisterium- Numero di messaggi : 163
Data d'iscrizione : 03.02.08
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