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Lirica

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Messaggio  napolitano.assunta Mer Apr 09 2008, 22:55

RIPORTO UN APPROFONDIMENTO RIGUARDO LIRICA E I GENERI IN CUI SI DISTINGUE


Lirica è un Genere letterario che comprende i componimenti in cui si esprime in prevalenza la soggettività del poeta. In senso più concreto indica il componimento poetico in cui tale soggettività si esprime attraverso sentimenti, opinioni, stati d'animo, fantasie.

L’etimologia della parola rimanda a “lira”, lo strumento musicale a corde con il quale, nell’antica Grecia, si era soliti accompagnare la recitazione cantata di un testo. Esempi di poesia lirica del resto furono prodotti già in epoche precedenti, presso civiltà ancora più antiche di quella greca, in Egitto, in Mesopotamia, in India e in Cina, le cui tradizioni letterarie sono ricche di poesie per musica di profonda ispirazione soggettiva e incentrate su temi come l’amore, innanzitutto, ma anche il dolore, l’amicizia, la morte, il rapporto dell’uomo con la natura.

La lirica riguarda tutta la poesia non epica: gli antichi ne distinguono il giambo (per l’uso del metro giambico), l’elegia (per l’uso dei distici elegiaci Originariamente concepita come lamento funebre, trattò in seguito temi amorosi, politici e civili.) e la melica (cantata). La lirica si suddivide inoltre in base al pubblico e all’occasione: corale per feste religiose ed agoni ginnici, monodica per solisti, soprattutto durante i simposi. Il simposio è il luogo politico in cui s’incontrano gli appartenenti ad un'eteria: è il momento in cui il pasto diventa una celebrazione formalizzata. I principali strumenti musicali erano a corda (per i simposi), a fiato (per scopi militari) e a percussione. Gli antichi avevano una sensibilità maggiore al contesto musicale: tanto è vero che questa era controllata giuridicamente.

In seguito anche la lirica non venne più necessariamente associata alla musica: già i poeti latini scrivevano componimenti per la sola recitazione.

I primi a codificare la lirica greca antica secondo schemi metrici, retorici e tematici furono il filologi di epoca alessandrina (IV-III secolo a.C.), che individuarono, a seconda delle caratteristiche strutturali delle opere, ulteriori sottogeneri all’interno del vasto repertorio della lirica classica. Tuttavia, essendo questa una categorizzazione a posteriori, il rispetto della delimitazione di questi sottogeneri è molto labile.

Alcmane, Stesicoro, Ibico, Simonide di Ceo, Bacchilide e Pindaro sono i maggiori autori di liriche corali. Temi più intimi e soggettivi sono preferiti dalla lirica monodica e in particolare nei componimenti di autori come Alceo, Saffo e Anacreonte; scrivono elegie, componimenti dallo stile più umile e quotidiano e improntati a toni malinconici e più intimisti, Tirteo, Mimnermo, Teognide e Solone ,fra i poeti latini, dopo il risalto dato da Catullo a temi come l'amore e l'amicizia, l'elegia prese con Tibullo e Properzio caratteri fortemente soggettivi e autobiografici, dando ampio spazio alla passione amorosa. All'elegia si dedicò anche Ovidio, che ne riprese l'intonazione originaria di poesia del dolore e del lamento.; mentre autori di giambi, poesie caratterizzate da una forte vis polemica e ispirate ai temi più disparati (dall’amore alla guerra all’invettiva moraleggiante), sono Archiloco e Ipponatte.

A partire dal V secolo a.C., la lirica diviene il genere privilegiato dal pubblico aristocratico e accentua gli aspetti di artificiosità formale che, richiedendo per essere apprezzati una fruizione scritta, determinano anche il definitivo abbandono della recitazione orale. Attraverso la mediazione del periodo ellenistico la lirica greca viene conosciuta e adottata nella letteratura latina, che ne eredita le forme e i contenuti, riorganizzandoli in una più stabile codificazione retorica. Sarà nel I secolo a.C. che la lirica latina raggiungerà i suoi più alti livelli artistici con Catullo, Orazio, Tibullo, Properzio e Ovidio.


SPERO SIA INTERESSANTE. IL TESTO L'HO SCRITTO ATTINGENDO DA DIVERSE FONTI.
SALUTI drunken

napolitano.assunta

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Messaggio  magisterium Gio Apr 10 2008, 00:27

Bene ... risulta chiaro e utile dal tuo intervento come gli elegiaci latini abbiano preso dalla lirica greca e in particolare da una linea di interpretazione soggettiva e autobiografica.
E' per questa ragione che mi è premuto approfondire in classe il tema del genere letterario, perché esso ci dà il senso dell'evoluzione e dei cambiamenti come anche delle riprese.
Per internet è utile integrare eventualmente oltre alla sintesi di Encarta che tu utilizzi ( http://it.encarta.msn.com/text_761561234___0/Lirica.html ) anche un testo interessante, tra gli altri, che puoi utilizzare a piene mani ( http://www.mondadoriuniversita.it/manuali/guidorizzi_lett_greca/link_1.pdf ).

Smile
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