sofistica-oratoria

**napolitano.assunta** Lun Mag 05 2008, 21:50

sofisti ("i sapienti") erano dei maestri di virtù che si facevano pagare per i loro insegnamenti. Per tale motivo furono criticati aspramente dai loro contemporanei, soprattutto da Socrate (e poi da Platone e Aristotele) vennero chiamati offensivamente prostituti della cultura. In realtà la figura del sofista si pone in questo senso come precursore dell'educatore e dell'insegnante, in quanto si guadagnava da vivere vendendo il suo sapere . Coloro che maggiormente si affidarono agli insegnamenti di questi filosofi sono i ceti aristocratici. Essi furono i primi ad elaborare il concetto occidentale di cultura (paideia), non intesa come un insieme di conoscenze specializzate, ma come la formazione di un individuo nell'ambito di un popolo o di un contesto sociale. La retorica è l'argomento centrale del loro insegnamento; mediante la carica persuasiva della parola, infatti, essi insegnano la morale, le leggi, i sistemi politici. Educano quindi i giovani a diventare cittadini attivi, cioè avvocati o militanti politici; ma per essere cittadini attivi, oltre ad avere buone conoscenze, bisogna anche essere convincenti, perciò la retorica è alla base della sofistica. I sofisti, a differenza dei filosofi greci precedenti, non si interessano alla cosmologia e alla ricerca dell' arché originario, ma si concentrano sulla vita umana, diventando così i primi filosofi morali. L'oratoria è l'attuazione della retorica ed è l'arte del dire, parlare in pubblico ed è l'arte di saper comporre versi per un testo.

ORATORIA

LATINA

Tra il 150 a.C. e il 100 a.C. circa si opposero tra loro due scuole oratorie nate in Grecia:

1) asiana . L'ampollosità caratteristica dello stile asiano fu incarnata dall'oratore Quinto Ortensio Ortalo.

2) Attivista. Tra gli oratori atticisti uno dei più importanti fu certamente Cesare, anche se i suoi discorsi sono andati perduti. Accanto alla scuola attica e alla scuola asiana,vi era anche una terza scuola retorica

3) rodiense,dalla città di Rodi appunto.Esponente principale della scuola rodiense,sintesi delle vene stilistiche contenutistiche delle altre due scuole,fu sicuramente Cicerone,cui maestri furono Apollonio di Alabanda ed il suo seguace Apollonio Molone.

Retorica orientata ad un oggetto vero nasce come strumento di potere ma poi bisogna riuscire ad esercitarlo. Non è un semplice esercizio.

I sec a.C.

Politica ed etica

GRECA

L'oratoria fonda le sue radici nella Grecia antica, nell'ambito della Sofistica, grazie alla lungimiranza di Trasimaco di Calcedonia e Gorgia da Leontini.

Età ANTROPOLOGICA

1) Gorgia e Protagora ,entrambi prima di Cicerone, usavano la retorica come strumento per dimostrare vera una cosa falsa ( scopo politico)

2) La retorica prima orale poi scritta .La logografia (dal greco λογος [lógos], "discorso", e γραφη [graphé], "scrittura") è, nella Grecia antica, l'arte dello scrivere, a pagamento, orazioni giudiziarie. Molti retori si adattarono a fare i logografi, tra i quali ci furono importanti figure politiche come Lisia, Demostene, Tisia ed Isocrate.L'esistenza dei logografi fu determinata dal fatto che in molte città, ad esempio Atene, la legge permetteva ai cittadini di difendersi da soli, mentre escludeva gli oratori non cittadini. La storiografia è la fase successiva della logografia.

3) Tisia: ricerca del verosimile “ eixos”. Con Corace codificano la retorica.

4) Socrate: usa la retorica per arrivare alla verità( dopo aver smontato parte della verità!)

5) Platone :contrappone invece la dialettica come arte del discutere, diretta ad analizzare gli argomenti dei discorsi.
Con Platone l'episteme (la scienza) prevale sulla doxa (l’opinione), la certezza della verità sulla mutevolezza dell’opinabile.
Alla retorica viene negato non solo il carattere di scienza, che questo era ovvio anche x i sofisti, ma persino quello di techne, di arte o tecnica, che i sofisti invece le attribuivano

6) L’orazione si compone di 5 parti:

Inventio: questo termine deriva dal verbo latino invenio, trovare, significava appunto trovare cosa dire nella sede pubblica
Dispositio: sgnificava trovare il modo più congeniale per esporre gli argomenti.
Elocutio: voleva dire trovare le strategie più congeniali per persuadere il pubblico.
Memoria: esporre il discorso a memoria, usando le tecniche della mnemotecnica, imparate nella scuola di retorica.
Actio: era il modo di porsi in pubblico.

L'oratore aveva una funzione persuasiva o conattiva e le sue caratteristiche erano:

Docere = dimostrare
Delectare = divertire il pubblico
Movere animum o flectere = persuadere il pubblico

http://it.wikipedia.org/wiki/Oratoria

http://it.wikipedia.org/wiki/Logografo

http://it.wikipedia.org/wiki/Sofisti

http://fiordivanilla.giovani.it/

Ho ampliato con delle ricerche gli appunti della vostra spiegazione

Spero vada bene

cordiali saluti Very Happy

**coppola.adele** Lun Mag 05 2008, 22:46

ahahahah ..............anche questo è il bello del forum.....
CMQ DAVVERO PAZZESCO....
SUSì IL PROSSIMO INTERVENTO QUALE SARà????????????? ATTENDIAMO CON ANSIA
CIAOOOOOOOOOOOOO TVB

**magisterium** Mar Mag 06 2008, 15:30

Bene, dopo tanti richiami in questo forum vedo che si inizia a citare le fonti.
E' un'operazione da fare oltre ad essere corretta.

L'oratoria in senso generale è il genere letterario, la retorica lo strumento per strutturare discorsi.
L'oratore è chi parla in pubblico, il retore è chi insegna l'arte retorica e a diventare un buon oratore.

Se volete inserirvi in questo discorso, soprattutto se non concordate, fatelo qui.

Smile

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