La figura femminile in Omero
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La figura femminile in Omero
Analizzando dall’Antologia il passo “La bellezza di Elena”, abbiamo puntualizzato la figura
femminile che emerge dai poemi omerici. Le premesse da fare sono due:il periodo
storico di riferimento e il fatto che la donna appaia diversamente nell’Iliade
e nell’Odissea. Per quanto riguarda il periodo storico, non si fa riferimento
solo alla fine del XIII secolo con la battaglia di Troia, ma anche al periodo
successivo del Medioevo Ellenico, che va fino al IX secolo.Per quanto riguarda
le differenze, nell’Iliade è più evidente la posizione di subordinazione
sociale e giuridica della donna, mentre nell’Odissea la donna riesce a
ritagliare un’ampia autonomia decisionale, segno indubbio di un’evoluzione dei
tempi.
Spesso i personaggi femminili indirizzano l’azione, ma non la determinano mai, passando
davanti agli occhi del lettore come personaggi dolenti. Tuttavia è innegabile
che pur nella poesia omerica la donna trova il modo per affermarsi. Nell’Iliade
ad esempio Ecuba nel vedere il marito Priamo implorare Achille per riscattare
il corpo di Ettore, non nasconde furore, desiderio di vendetta e di rivalsa, accompagnata
però dalla lucidità che il vecchio re Priamo sembra aver perduto. Nell’Odissea,
la figura più importante è penelope, che si propone a modello della donna furba
e risoluta, ma anche Nausicaa, cui non difettano ardire e spirito d’iniziativa.
Grande importanza riveste infine la figura della donna-madre, protagonista di scene
dal grande impatto emotivo se pensiamo ad Andromaca che stringe tra le braccia
il piccolo Astianatte e a Penelope che non riesce a contenersi dalla gioia nel
rivedere il figlio Telemaco sano e salvo. A parte va ricordata Ecuba che,
stanca di lutti e lacrime, esorta Ettore ad evitare lo scontro con Achille,
rivelando nel suo discorso il gusto prearchilocheo per il quale in battaglia è
più bello avere salva la vita che morire in prima fila.
femminile che emerge dai poemi omerici. Le premesse da fare sono due:il periodo
storico di riferimento e il fatto che la donna appaia diversamente nell’Iliade
e nell’Odissea. Per quanto riguarda il periodo storico, non si fa riferimento
solo alla fine del XIII secolo con la battaglia di Troia, ma anche al periodo
successivo del Medioevo Ellenico, che va fino al IX secolo.Per quanto riguarda
le differenze, nell’Iliade è più evidente la posizione di subordinazione
sociale e giuridica della donna, mentre nell’Odissea la donna riesce a
ritagliare un’ampia autonomia decisionale, segno indubbio di un’evoluzione dei
tempi.
Spesso i personaggi femminili indirizzano l’azione, ma non la determinano mai, passando
davanti agli occhi del lettore come personaggi dolenti. Tuttavia è innegabile
che pur nella poesia omerica la donna trova il modo per affermarsi. Nell’Iliade
ad esempio Ecuba nel vedere il marito Priamo implorare Achille per riscattare
il corpo di Ettore, non nasconde furore, desiderio di vendetta e di rivalsa, accompagnata
però dalla lucidità che il vecchio re Priamo sembra aver perduto. Nell’Odissea,
la figura più importante è penelope, che si propone a modello della donna furba
e risoluta, ma anche Nausicaa, cui non difettano ardire e spirito d’iniziativa.
Grande importanza riveste infine la figura della donna-madre, protagonista di scene
dal grande impatto emotivo se pensiamo ad Andromaca che stringe tra le braccia
il piccolo Astianatte e a Penelope che non riesce a contenersi dalla gioia nel
rivedere il figlio Telemaco sano e salvo. A parte va ricordata Ecuba che,
stanca di lutti e lacrime, esorta Ettore ad evitare lo scontro con Achille,
rivelando nel suo discorso il gusto prearchilocheo per il quale in battaglia è
più bello avere salva la vita che morire in prima fila.
ferrante.luigi- Numero di messaggi : 16
Età : 33
Località : Palma Campania
Data d'iscrizione : 18.02.08
Re: La figura femminile in Omero
Complimenti per il tuo intervento, che mira all'oggetto in maniera diretta e pertinente.
Bravo, continua così.![Wink](https://2img.net/i/fa/i/smiles/icon_wink.gif)
Bravo, continua così.
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magisterium- Numero di messaggi : 163
Data d'iscrizione : 03.02.08
La figura femminile in Omero
Grazie prof! ![cheers](https://2img.net/i/fa/i/smiles/icon_cheers.png)
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ferrante.luigi- Numero di messaggi : 16
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Località : Palma Campania
Data d'iscrizione : 18.02.08
Re: La figura femminile in Omero
Quando ci vuole ci vuole ...
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magisterium- Numero di messaggi : 163
Data d'iscrizione : 03.02.08
La figura di Elena in Omero
La società omerica è fortemente conformista,oserei dire maschilista.Infatti le donne non avevano grandi privilegi fino al matrimonio,e anche dopo erano destinate ad una vita marginaria all'interno della polis. In Omero personaggi femminili come Elena ,Criseide ,Briseide non indirizzano mai la narrazione e vengono descritti come personaggi dolenti,che piangono in attesa che la situazione migliori.Figura essenziale è Elena,oggetto forse principale non solo di Omero ma della cultura greca:un donna che ha abbandonato tutti(genitori,figlia e marito)per seguire l'amore lontano dalle mura di Sparta.In molti autori il giudizio è negativo,in Omero è innamorata di se stessa più che di Menelao o Patroclo,ed è chiusa in un mondo di assoluta bellezza.
Alla vista del caduto Ettore,lancia un pietoso lamento e piange con inconsolabile dolore la sua infinita solitudine.Acquisisce così quella dimensione umana che prima le mancava e una più autentica coscienza di sè.
Anche se quindi il ruolo femminile è di subordinaione,nella poesia omerica la donna trova comunque occasione per riaffermarsi,guadagnando una dimensione del tutto diversa.
Altro importante parallelo,dove il personaggio femminile si carica di maggiore intensità è il comportamento di Ecuba che freme di rabbia e delusione contro Achille,giustiziere di suo figlio,o Penelope,donna-madre,protagonista di scene di profondo sentimento e di grandissima tenerezza(quando tra accorata trepidazione e gioia abbraccia il figlio Telemaco,al ritorno da un viaggio fatto alla ricerca del padre).Loro sono le vere protagoniste,tra scene aspre,cadenze ritmiche serrate e immagini dolci di questi grandissimi capolavori.![Laughing](https://2img.net/i/fa/i/smiles/icon_lol.gif)
Alla vista del caduto Ettore,lancia un pietoso lamento e piange con inconsolabile dolore la sua infinita solitudine.Acquisisce così quella dimensione umana che prima le mancava e una più autentica coscienza di sè.
Anche se quindi il ruolo femminile è di subordinaione,nella poesia omerica la donna trova comunque occasione per riaffermarsi,guadagnando una dimensione del tutto diversa.
Altro importante parallelo,dove il personaggio femminile si carica di maggiore intensità è il comportamento di Ecuba che freme di rabbia e delusione contro Achille,giustiziere di suo figlio,o Penelope,donna-madre,protagonista di scene di profondo sentimento e di grandissima tenerezza(quando tra accorata trepidazione e gioia abbraccia il figlio Telemaco,al ritorno da un viaggio fatto alla ricerca del padre).Loro sono le vere protagoniste,tra scene aspre,cadenze ritmiche serrate e immagini dolci di questi grandissimi capolavori.
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d'onofrio.nicola- Numero di messaggi : 16
Data d'iscrizione : 18.02.08
Re: La figura femminile in Omero
Sarà interessante arricchire le tue considerazioni, valide, con il compito che ho dato proprio sulla figura di Elena in Omero, partendo però, questa volta, da dati concreti e da dati linguistici (analisi del contesto, degli aggettivi, della terminologia da riferire alla sua indole e al suoi valore 'politico'-sociale).
Bene!![Smile](https://2img.net/i/fa/i/smiles/icon_smile.gif)
Bene!
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magisterium- Numero di messaggi : 163
Data d'iscrizione : 03.02.08
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